BILANCIO, FEBBO E SOSPIRI: D’ALFONSO E LA MAGGIORANZA PREPARANO UN’ALTRA BRUTTA FIGURA

unnamed (3)“La maggioranza di centrosinistra, sempre più allo sbando, si è presentata oggi in Prima Commissione Bilancio dovendo constatate di non essere in grado di portare a casa il risultato sperato.  Non avrà infatti la possibilità di approvare né il Documento programmazione economica  e finanziaria regionale, né la Legge di stabilità né tantomeno la Finanziaria”. E’ quanto dichiarano i Consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri.

“Infatti – spiegano Febbo e Sospiri – agli oltre 1.573 emendamenti presentati da Forza Italia e ai 24 del Movimento 5 stelle sul DPEF, che la Prima Commissione non è riuscita a esaminare, ovviamente, si sono aggiunti gli oltre 1.350 di Forza Italia e i 780 dei 5 stelle alla Legge di stabilità e al Bilancio. Questo ha determinato uno slittamento dei lavori per cui se ne parlerà direttamente nel corso del Consiglio regionale in programma domani. Di fronte alla prospettiva di non riuscire a rispettare le scadenze stabilite per Legge, in Aula la maggioranza sarà costretta a ricorrere alla cosiddetta “tagliola” allo scopo di limitare e penalizzare, in modo drastico, il lavoro della minoranza”.

“Forza Italia  – aggiungono i Consiglieri di centrodestra – continua a criticare questo atteggiamento puerile, infantile e omissivo portato avanti allo scopo di nascondere numeri, cifre, programmi e piani del Governo regionale, tant’è che la stessa maggioranza di centrosinistra ha presentato decine di emendamenti. Domani e dopodomani non riusciranno ad approvare nulla considerando che, di fronte alla “necessità di urgenza” alla quale si appellerà la maggioranza, ogni Consigliere regionale potrà presentare 5 emendamenti per ognuna delle tre Leggi, tradotto: 195 emendamenti complessivi  da illustrare, con rispettive dichiarazioni di voto, voto sui singoli sub emendamenti, emendamenti e articoli che dovranno essere esaminati singolarmente, chiaramente con la richiesta di appello nominale.  Quasi certamente arriveranno al 31 dicembre  – concludono Febbo e Sospiri – ma nonostante tutto quella che resta sarà una brutta pagina per il presidente D’Alfonso, la sua maggioranza ma sopratutto per gli abruzzesi. Tutto questo è il risultato di una gestione miope, arroccata sulle proprie deboli certezze e assolutamente priva di spirito collaborativo”.